Biaggi: «Avremo un bambino a settembre. Lui potrà cancellare i dolori del passato»

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  1. Dailypain
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    L'ex campione di moto e la compagna Eleonora Pedron: «Lo abbiamo voluto, è arrivato al momento giusto»

    «Ora so cosa farò da grande». Max Biaggi ha vinto la gara con il futuro e finalmente può rispondere alla domanda che lo tormenta da anni. Farà il papà. La sua fidanzata Eleonora Pedron è al quarto mese di gravidanza e ora che la pancia si arrotonda, lei e il campione hanno deciso di raccontarlo ad A, «un giornale lontano dal gossip, che parla di emozioni vere», dice l’ex Miss Italia ed ex meteorina al Tg4 di Emilio Fede, oggi attrice e mamma il prossimo settembre. Anche gli amici non sanno ancora nulla. «Volevamo essere sicuri che i primi tre mesi passassero senza problemi» sorride Max, campione del mondo di motociclismo dal '94 al '97, entrato nell’albo d’oro e nella memoria come l’italiano che ha vinto di più nella categoria delle 250. «Perciò, appena abbiamo saputo che “Ele” era incinta, l'abbiamo detto solo a sua mamma, suo fratello Nicola, mio padre, mia sorella e mio nipote. Poi non ci piace strumentalizzare la vita privata per attirare l’attenzione sul nostro lavoro. Dopo questa intervista, infatti, non ne faremo altre. Telefonerò ai miei amici più cari, solo un giorno prima dell’uscita di “A”. Capiranno questa scelta, mi conoscono da una vita».

    Nell’appartamento del centauro con vista sul mare di Montecarlo, c’è ancora l’allegra confusione della domenica mattina. La coppia sprofonda sul grande divano bianco, ancora in pigiama, lei rosa, da teen ager, lui in coraggioso mix righe e colori: «Sembro un profugo, no?» scherza. Si amano da sei anni lontani dai riflettori, tanto da aver alimentato la voce che la loro love-story fosse una finzione. Per non parlare delle odiose insinuazioni sull’amicizia tra Biaggi e Fabrizio Frizzi. Pettegolezzi e veleni che non li hanno mai toccati. Il bimbo o la bimba che verrà, piuttosto, sarà anche una rivincita sul piano personale. Da quando aveva 11 anni, dopo la separazione dei suoi genitori, (come ha raccontato ad A nel luglio 2008), Max non parla più con la madre. Ora questo figlio forse gli darà la forza di chiamarla. Diventare padre, del resto, è un cambiamento che non avrebbe immaginato. Anche Eleonora ha profonde ferite passate: ha perso in due incidenti stradali la sorella Nives e, alla vigilia del concorso di Miss Italia, il padre Adriano. Nel primo si è salvata sua madre, Daniela, nel secondo è sopravvissuta lei. La Pedron ha già vinto la sua battaglia col dolore, lo dice e si vede. Ma proprio per questo è sempre più attaccata all’idea di famiglia e di maternità.

    Questo figlio l’hanno fortemente voluto e cercato. «È arrivato», dice Max, «esattamente un mese dopo che avevamo deciso di cercarlo. Ed è stata la più bella notizia della mia vita. Con una curiosa coincidenza: il 24 dicembre scorso, mia cugina Fiorella, alla quale sono molto affezionato, ci regalò un biberon, con un biglietto: "Sperando che con questo farete dei bei pensieri e che possiate presto usarlo". Io reagii, stupito: "Ma sei matta?". Ebbene, secondo i calcoli della ginecologa, nostro figlio è stato concepito proprio a Natale, cioè il giorno dopo quel dono. Si vede che Fiorella è un po' streghetta». Eleonora sognava questo bambino già da tempo: «L’idea l’avevo buttata lì, quasi subito. Ma era un po' un desiderio incosciente, da ragazzina: sentivo di aver trovato una persona importante, l'uomo della mia vita e volevo concretizzare questa convinzione. Poi, nella mia famiglia mi sono sempre occupata dei più piccoli, perciò mi sono sempre immaginata mamma. Però ora è il momento giusto, prima non avrei avuto la maturità. Max mi ha aiutato a rifletterci e, in questo caso, avere un compagno un po' più grande è un vantaggio. Sono felice che questo figlio arrivi dopo un percorso razionale».

    Il motociclista, impegnato nel Campionato del Mondo Superbike, (tappa clou è il 10 maggio a Monza), compirà 38 anni a giugno, l’ex Miss, che sta girando Donna Detective in divisa da poliziotta, (fiction per Raiuno diretta da Fabrizio Costa), avrà 27 anni a luglio. «L’ultima mia posa», sorride, è prevista per agosto. «Non so come farò. Forse mi inquadreranno soltanto il viso». Che cosa ha spinto Biaggi a vincere l’iniziale riluttanza alla paternità? «A un certo punto scatta qualcosa dentro per l’amore che hai ricevuto incontrando la tua donna, poi la complicità e la condivisione che si sviluppa stando a lungo insieme. Insomma, il desiderio di un figlio è un po' il coronamento di tutto questo e nello stesso tempo il ciak di un nuovo fantastico film». Pochi mesi fa raccontava ad A delle sue perplessità sul matrimonio, soprattutto vista la fine di quello dei genitori. Ora, da futuro papà, ha cambiato idea? «Il matrimonio non è prioritario oggi, lascerei andare avanti le cose così. Ma non è più una chiusura totale. D’altra parte cinque o sei anni fa non pensavo certo a un figlio e invece adesso… Quindi, non penso sia indispensabile sposarsi, ma sono disposto a vedere se cambieranno le cose». Eleonora, invece, le nozze le vorrebbe, ma non ha fretta: «In un certo senso non mi riconosco più. Prima volevo tutto subito, perché sono sicura che Max è un compagno per la vita e sarà un ottimo padre per i nostri figli. Dopo sei anni, non tanti, ma neppure pochi, so accogliere i tempi diversi della persona che amo. Forse io correvo troppo, ma adesso mi sento più stabile e rispetto di più il suo percorso di vita. Ora, però, dobbiamo soprattutto goderci questa gioia».

    L'accenno di Eleonora al passato di Biaggi, evoca immediatamente la figura della madre, che lui non sente e non vede da quasi 27 anni. La cercherà per dirle che sarà presto nonna? «Prima o poi, dovrò farlo, penso proprio che sia giusto così. La nascita di nostro figlio imporrà a tutti e due delle evoluzioni. Ma credo che, da padre, potrò guardare in modo diverso, più adulto, a quanto è successo 30 anni fa tra i miei genitori. Forse farò dei paragoni e per quanto non siano mai del tutto giusti, a volte i confronti aiutano a trovare delle spiegazioni». Inutile dire che Eleonora preme per questo riavvicinamento: «Chiamerà sua madre, sono sicura che lo farà», dice. Si sente, si sostengono reciprocamente. Una coppia quasi perfetta? «Io spero di averla accanto sino alla fine dei miei giorni», dice Max senza esitazioni. «Secondo me la certezza è arrivata conoscendoci sempre meglio, dividendo sempre più cose. Non l' ho mai detto, ma è stato importante avvicinarmi alla sua famiglia: è proprio vero che se vuoi sapere come sarà un figlio, devi incontrare i suoi genitori. Sono rimasto colpito dai sentimenti e dai valori profondi che si respirano in casa di Eleonora. Mi ha dato un grande senso di sicurezza».

    Lei sorride e aggiunge: «Ne parlavamo qualche ora fa. Per me ciò che rende il nostro rapporto solido, ma anche gioioso e vivace, è l'assoluta compatibilità caratteriale. Tutti e due cerchiamo sempre di più la normalità, la semplicità. Nonostante il lavoro, non ci siamo lasciati travolgere dalla popolarità, non abbiamo cambiato la nostra vita, abbiamo continuato a privilegiare le cose vere e non quelle patinate. Condividere tutto questo non è da poco, per chi vive in un ambiente come il nostro. Fa sentire davvero complici». Max non ha mai nascosto di ammirarla anche per la costante serenità e il sorriso pronto, sopravvissuti, se non addirittura rinforzati, dopo i due tragici eventi. «Ogni passaggio nella vita, anche quelli luttuosi», spiega Eleonora, «ti aggiunge qualcosa, ha un significato. Queste due dure prove mi hanno trasmesso un’energia indescrivibile e un forte bisogno di proteggere me stessa e le persone che più amo al mondo: la mia famiglia e Max. È come se la vita mi avesse tolto mia sorella e papà, ma poi mi avesse ricompensato dandomi questa determinazione, questa serenità di cui vado orgogliosa. Certo, se qualcuno mi avesse chiesto, avrei sempre preferito continuare ad avere accanto gli affetti che ho perso, perché il vuoto che lasciano è straziante. Ma il tempo, fa apprezzare e cogliere ogni insegnamento».

    Già traumatizzata da due incidenti, non ha paura per le corse di Max? «È la paura che prova ogni compagna di un uomo impegnato in uno sport pericoloso. Non c’entra nulla con la morte di Nives o di mio padre. Di queste ferite parlo solo per dare un messaggio positivo: il dolore si può vincere con la consapevolezza e con l’amore. Quando ho conquistato il titolo di Miss Italia, qualche testa vuota ha avuto persino il coraggio di sostenere che avevo vinto per i drammi che avevo subito. Ma io ho parlato di papà in diretta tv, solo perché dovevo farlo: la prima volta che avevo partecipato al concorso volevo vincere, ma fui eliminata. La seconda non m’importava nulla della corona, ero lì perché era un desiderio di papà. Per questo ho voluto spiegarlo». Non hanno ancora deciso il nome del bambino, né conoscono il sesso. «Lo scopriremo tra poco», dice Max, stiracchiandosi. «Che sia maschio o femmina, non importa, basta che stia bene. Tanto poi avrà di sicuro un fratello o una sorella. Il nome? È Ele che ci pensa di più e anche con una certa apprensione». Eleonora ride: «Da bambina, facevo due collezioni, una di foto di quadri e l’altra di nomi che mi piacevano e scrivevo nella parete bianca di uno stanzino in casa dei miei. Quando mamma ha fatto ridipingere quel muro, io li ho copiati sul computer. Sono circa duecento, alcuni esotici, tipo Noah, altri comuni, come Alessandro. Ogni tanto li recito a Max, ma non ne ha approvato uno. Quindi continuo la ricerca. Alla fine uno che piacerà a tutti e due lo troverò».

    Sono molto più avanti, invece, nei progetti di vita. A breve inizieranno i lavori in questa casa di Montecarlo, per preparare la stanza al bambino e anche per ospitare più spesso Daniela, la nonna materna, che verrà a dare una mano a Eleonora. Anche il parto avverrà nel principato di Monaco, dove da anni risiede Biaggi. E una festa di battesimo («Di sicuro perché siamo entrambi credenti»), ma lontano dalla ribalta mediatica. «Non bisogna cedere alla tentazione di spettacolarizzare le gioie private», concordano. «In tutti questi anni», dice la Pedron, «anche quando raggiungevo qualche importante traguardo, i giornali privilegiavano sempre i soliti personaggi che raccontavano amori, veri o presunti. E ci restavo un po’ male perché ogni successo l’ho conquistato con fatica e impegno. Ma sono sempre più convinta della mia scelta, non mi interessa quel genere di popolarità». Dal silenzio al sospetto che la love story fosse finita, allora il passo è stato breve, no? «Un sospetto assurdo, fuori dalla realtà», ribatte Max. «Per quanto mi riguarda avevano già detto qualcosa del genere quando avevo un altro legame (con Anna Falchi, ndr). Non so davvero perché…». «In ogni caso», lo interrompe la compagna, «questa voce non ci ha toccato».

    E quella su Frizzi e Biaggi? «Beh», sorride Max, «ritorna sempre perché l’ha messa in giro qualcuno quando, circa 12 anni fa, Fabrizio ancora sposato con Rita Dalla Chiesa, venne in Malaysia a vedere una mia gara. Seguiva le prove, m’incoraggiava. La gente non si spiegava come mai lui avesse lasciato anche il suo lavoro, anticipando delle registrazioni televisive. Ma non c’era nulla di straordinario in un’amicizia profonda, nonostante i 13 anni di differenza d'età. Fabrizio poi è un grande appassionato di motociclismo e quindi ha voluto vedere da vicino una fase decisiva di un torneo mondiale. È incredibile come non si comprenda l’amicizia sincera, forse perché oggi la maggior parte dei rapporti sono mossi solo da interesse». Incalza Eleonora: «Pettegolezzi così sono tecniche per distruggere una persona di successo. Vale per Fabrizio come per Max». «Già», continua lui, «se vuoi sminuire la figura di un personaggio, anche di un politico, cominci a dire che è strano, è gay, oppure che ha un brutto carattere. Fai circolare voci, che alimentano dubbi, tutto senza prove...». S’inserisce di nuovo Eleonora: «Ma alla fine ciò che conta è come stanno davvero le cose tra noi due, tutto il resto è noia».

    Dopo aver fatto la “meteorina”, la Pedron, ha litigato con Fede: gli aveva chiuso per sbaglio il dito nella portiera dell’auto. «Ci eravamo anche riconciliati», ride, «e allora ho avuto un contratto per Sipario, ma dopo una settimana, non essendo iscritta all’albo dei giornalisti, mi ha detto che non potevo presentare quel programma e da allora non mi è stato offerto più niente. Dirò a Fede del bambino che aspetto? Il direttore lo leggerà su A, come sei anni fa aveva saputo che stavo con Max da un altro giornale. Nonostante questo resta la stima per lui». Cosa cambierà nella vita del campione dopo l’arrivo del piccolo Biaggi? «Saprò finalmente rispondere alla domanda che mi fanno nelle interviste sportive, specialmente negli ultimi cinque anni: "Cosa farai da grande?". Io ho sempre nicchiato, non sapevo che cosa dire, perché non avevo proprio voglia di pensare al futuro, una volta lasciate le corse. Ora so finalmente che cos'è il mio "dopo"».

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