Crisi in Carnia, 350 in cassa integrazione

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  1. Dailypain
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    TOLMEZZO. Da più parti ormai giunge pressante la richiesta di un tavolo sulla crisi in Carnia. Il segretario di Fiom Cgil Alto Friuli, Paolo Morocutti, insiste su un:«Tavolo con istituzioni e associazioni degli industriali anche per evitare altri casi Carnialed, per poter intervenire in anticipo. Diversamente, se nulla cambia – ha detto Morocutti - tanto per cominciare, dopo Carnialed, altri 54 lavoratori di Mister, rischiano di finire senza lavoro».

    Ma a farsi sentire è anche la minoranza comunale di Tolmezzo che chiede: «L’occupazione prima di tutto, il Comune di Tolmezzo apra un tavolo permanente sulla crisi in Carnia». Le forze di opposizione in consiglio comunale a Tolmezzo sollecitano l’a mministrazione comunale del capoluogo carnico ad occuparsi con priorità assoluta del problema occupazionale. Su di esso esse richiedono urgentemente l’apertura di un tavolo. Il consigliere comunale di La Sinistra per Tolmezzo, Stefano Nonino: «L’avevammo già chiesto, ma l’amministrazione comunale ci aveva detto che il tavolo c’era già. Evidentemente non era reale, se abbiamo saputo della crisi di Carnialed il giorno dopo che era successa».

    La richiesta, già avanzata nell’ultima seduta del consiglio comunale tolmezzino, sarà oggetto, nella prossima seduta, di uno specifico odg già presentato dal capogruppo di Nuova Tolmezzo, Mauro Saro.
    «Anche se l’amministrazione comunale – spiega Saro - non ha competenza diretta in merito, esiste un’influenza indiretta che la stessa può esercitare a vari livelli per stimolare una reazione a questa crisi da parte di chi può incidervi e coinvolgere tutti i soggetti coinvolti. Le ipotetiche assunzioni a tempo determinato non risolveranno il problema di 350 persone in cassa integrazione o che hanno perso il lavoro. Al massimo si potrà dare una risposta temporanea a 10-12 persone. Ma è un’altra la realtà: sono convinto che la botta più dura della crisi debba ancora arrivare e questa è peggiore di quella del 2001, perché è globale. Ci vorranno almeno 5 anni dopo per recuperare. Gli ammortizzatori sociali vanno implementati, ma non bastano».

    «Nell’incontro - ha continuato - abbiamo ribadito che al tavolo devono partecipare tutti gli attori: associazioni di categoria, enti locali, azienda sanitaria, tutti coloro che hanno competenza sul territorio. Abbiamo ripresentato, questa volta con un odg che sarà discusso nel prossimo consiglio comunale, la richiesta, glissata durante l’ultima seduta, di un tavolo permanente di monitoraggio sull’occupazione in Carnia. Riteniamo inoltre che vada introdotto il concetto di sussidiarietà Chi sta meglio aiuti chi sta peggio. Pensiamo a contratti di solidarietà per chi è in cassa integrazione o mobilità. Riteniamo poi che si debba creare un polo formativo che si occupi del monitoraggio dei bisogni formativi e di specializzazioni coerenti con la richiesta del mercato del lavoro».
     
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0 replies since 5/9/2009, 06:08   106 views
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