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Guai anche in alcune case di Borgo Ticino. Miglioramenti tra un anno
PAVIA. Anche se la provincia di Pavia risulta coperta dal segnale del digitale terrestre, non tutti quelli che comprano un decoder poi realmente ricevono i canali gratuiti e a pagamento che già oggi sono passati dalla vecchia trasmissione analogica al digitale.
«Esiste un cono d’ombra nella provincia di Pavia in cui il digitale terrestre non si riceve», denuncia Mario Spadini di Federconsumatori.
Questo cono andrebbe da Pavia in direzione di Vigevano e Gropello Cairoli, ma non si tratterebbe di un’area omogenea: «Sono case singole, situate in posizioni nelle quali è impossibile ricevere il segnale - continua Spadini - abbiamo segnalazioni da Gropello Cairoli, Carbonara Ticino, Zinasco, Cilavegna e in alcune zone di Borgo Ticino».
Ora il digitale terrestre è unicamente un sistema secondario di trasmissione di programmi, con canali gratuiti e a pagamento, ma avere un decoder è opzionale.
Dal 2012 però in Lombardia ci sarà lo switch, ovvero il passaggio completo dal sistema di trasmissione attuale - analogico - al digitale, che inizierà già nei primi mesi del 2010.
Ma mentre il segnale analogico si poteva ricevere anche male, se il segnale del digitale non si prende, non c’è verso di vedere nulla: il fenomeno dei puntini e delle strisce sullo schermo resterà solo un ricordo da museo.
«Attualmente io compro un decoder a mio rischio - avverte Spadini - perché non c’è modo di verificare che funzioni a casa mia anche se il sito della Rai assicura che la nostra zona è interamente coperta. Se non dovesse cambiare nulla, con il passaggio al digitale si tratterebbe di interruzione di pubblico servizio».
La mancata ricezione può essere dovuta alla necessità di un adeguamento delle antenne e all’esistenza di un segnale nella direzione in cui punta l’antenna.
«Ora siamo nella situazione in cui a Pavia si riceve il segnale trasmesso via digitale terrestre solo da Val Cava, ovvero da nord - spiega Roberto Mizzon del negozio di tv e antenne in Borgo Ticino -. Se la mia casa ha davanti il duomo, oppure è a un piano solo e non mi consente di mettere l’antenna a dieci metri dal suolo, oppure è in mezzo alle colline, non posso ricevere il digitale terrestre, il cui segnale ha una potenza limitata».
Cosa fare? «L’anno prossimo la Rai metterà dei ripetitori al Penice e così avremo la possibilità di ricevere anche da sud. Nel frattempo un modo per ricevere meglio il segnale è utilizzare le antenne ad alto guadagno, che ricevono meglio il segnale e che costano da 200 a 500 euro», continua Mizzon.
Sono le antenne che invece di avere un solo ramo dentato ne hanno due o tre, e hanno una rete perpendicolare ai bracci. Per chi invece proprio non può ricevere il segnale terrestre, né potrà mai farlo per la posizione fisica della casa, c’è un’altra alternativa: acquistare una parabola (60 euro), un decoder da 99 euro e la smart card Tivù.
Poi si chiama il call center Rai in cui dal codice fiscale verificano se si è in regola con il canone e si guadagna il diritto all’attivazione della smard card (fino a otto per famiglia) per ricevere il segnale satellitare.
Si possono così vedere non solo canali attualmente in chiaro, ma anche i canali per bambini di Mediaset e Rai, Rai 4 e tanto altro. «I decoder Tivù sono in vendita dal 24 agosto a Pavia, ma i centralini Rai sono impossibili da contattare» racconta Mizzon.
E non è il solo problema: si rischia di dover accumulare decoder e, tra qualche anno, dover buttare via tutti quelli che non ricevono in alta definizione (HD).
Sky trasmette infatti con una codificazione particolare che necessita un decoder specifico, Tivù trasmette con un’altra codificazione via satellite tutto ciò che si vede in chiaro (salvo cose come le partite di calcio che continueranno fino al 2012 ad essere trasmesse da Mediaset Premium con il digitale terrestre) e per vedere i canali digitali avrò bisogno un terzo decoder.
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Digitale terrestre, nel Pavese in tanti senza segnale |
